Babilonia Magazine

Ministro, quali le priorità del Suo ministero?

È necessaria una premessa “metodologica”: questo Ministero intende considerare non solo la dimensione agonistica dello Sport, ma anche la sua dimensione ludico-ricreativa e sociale. Lo sport deve essere inteso come uno dei tasselli principali di un nuovo modello di Welfare, in quanto strumento di inclusione sociale in grado di promuovere sani e corretti stili di vita. Proprio perché pensiamo allo sport come a un diritto per tutti, stiamo lavorando affinché venga riconosciuto al più presto dalla nostra Costituzione. Ci sono oltre 20 milioni di italiani che dichiarano di fare sport in modo più o meno continuativo. Le nostre prime politiche sportive sono presenti in Finanziaria. Non ci siamo limitati a confermare i fondi a favore del CONI e dello sport agonistico (istituendo, peraltro, un Fondo per gli eventi internazionali che consentirà ai nostri atleti di prepararsi con serenità per le Olimpiadi di Pechino), ma abbiamo aumentato di 6 volte i fondi per il Comitato Italiano Paraolimpico (3 milioni di euro allo sport per disabili) e abbiamo finanziato di 20 milioni di euro all’anno, per i prossimi tre anni, l’Istituto per il Credito Sportivo con lo scopo di rilanciare una nuova stagione per i nostri impianti. Ma soprattutto, la Finanziaria contiene una norma storica per quel che riguarda il riconoscimento del valore sociale dello “sport per tutti”: una detrazione fiscale per spese fino ai 210 euro a favore delle famiglie che iscrivono i figli, dai 5 ai 18 anni, a strutture sportive, palestre o società sportive. In pratica, un bonus di 40 euro all’anno per ogni figlio.