SexyBack ha un sound così inaspettato…
Quando sono entrato in studio tutto quello che volevo era trovare un suono fresco e nuovo, che fosse completamente diverso da quello che sentivo in radio.
Per l’uso della voce mi sono ispirato ascoltando David Byrne e “Rebel” di David Bowie.
Ho cercato di applicare una mentalità rock alla dance e all’r’n’b.
SexyBack (il primo singolo estratto dall’album) è un brano molto innovativo ma, in fondo, l’approccio melodico e vocale è molto tradizionale. È come se Bowie o Byrne facessero la cover di Sex Machine di James Brown. Io sono cresciuto nel Tennessee, un luogo che per gli europei significa Elvis ma per chi ci vive, significa BB King. Sono cresciuto ascoltando tutti i tipi di musica ma il mio gruppo preferito erano e rimangono gli Eagles perché sono stati geniali nel fondere country e blues.
Come mai la scelta di SexyBack come primo singolo?
Secondo me il primo singolo è una sorta di statement e deve essere completamente diverso dal resto dell’album e poi Sexy-Back ha un ritmo bellissimo, che ti mette voglia di ballare. Quando ho finito di registrarlo ho fatto una specie di esperimento.
Un giorno ero in giro in macchina a Miami con degli amici ed ho messo su SexyBack.
Dopo poco tutti quanto muovevano la testa tempo. Beh, era il singolo giusto. Il video l’ho girato a Barcellona e mi sono davvero divertito un mondo. Ho avuto la fortuna di lavorare con Michael Haussman che ha diretto Take A Bow, quello che io considero il miglior video di Madonna. Sono davvero molto soddisfatto.
Quando sei entrato in studio per registrare l’album avevi già le idee chiare sul da farsi?
No, ero aperto a tutto. In quel periodo stavo ascoltando Beatles, Eagles, Stones, Copeland, Inxs, U2. Sapevo solo che volevo fare qualcosa di completamente diverso dal passato. Se il secondo disco che fai è simile al primo, poi non hai più scampo e puoi solo continuare su quella strada e questo io proprio non lo volevo.
In realtà gli ingredienti principali della miscela rimangono l’r’n’b e il pop e questo non è niente di nuovo ma quello che volevo era spingere agli estremi limiti questi generi musicali.