Una giornata di festa e rivendicazione di diritti, persino di celebrazione della memoria collettiva della comunità omosessuale non può esser guastato da quattro scimmioni fascistelli.
Tuttavia siamo costretti a raccontare anche oggi, giorno del Gay Pride Nazionale che sta per invadere pacificamente le strade di Roma, l’ennesimo attacco squadrista ai danni della comunità glbt. La scorsa notte, al Villaggio Italia, location del Pride Party di stasera, sono apparse scritte contornate da svastiche e croci celtiche: «Gay Raus», «La Roma fascista non vi vuole» sono le frasi oltraggiose che hanno deturpato i muri del locale.
Una ferma denuncia è giunta in mattinata da Rossana Praitano, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Pride. «Oltre a condannare il gesto e l'attacco da parte di questi gruppi antidemocratici, che evidentemente si sentono leggittimati anche da incaute dichiarazioni di esponenti politici – ha dichiarato la Praitano alle agenzie - rivolgiamo per l'ennesima volta un pressante appello al ministro Amato e al prefetto di Roma Achille Serra perché si attivino affinché sia garantita l'incolumità e la sicurezza dei partecipanti alla manifestazione di oggi e che la squadra decoro del Comune di Roma si attivi immediatamente per cancellare l'ennesimo schiaffo alla dignità della comunità omosessuale e transessuale».
A Roma, per la grande manifestazione dell’orgoglio omosessuale sono attese oltre centomila persone.
Christian Poccia
Christian Poccia
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