«Condivido il riconoscimento dell'esistenza delle coppie di fatto» ma «sono una cosa diversa dalla famiglia». E’ quanto dichiarato nel corso di un incontro pubblico dal candidato alla segreteria del Partito Democratico Dario Franceschini. «Diverso – ha osservato inoltre - è il caso delle adozioni. Qui c'è una terza persona, il minore, che ha diritto di avere una tutela perchè è il meno protetto».
Dura la reazione della collega di partito e deputata Paola Concia: «Ma perché Dario Franceschini deve decidere cos’è “famiglia”? Già nel 1964 Nilde Iotti affermava che “c’è famiglia dove c’è la comunità degli affetti”. C’è famiglia – sostiene Concia - dove c’è un progetto di vita in comune, dove c’è un’assunzione di responsabilità reciproca. Questo nucleo di sentimenti, di diritti e di doveri crea coesione sociale. Tanti di noi, eterosessuali e omosessuali si sentono liberamente e felicemente famiglia». E poi fa un appello: «Facciamo nostro il bellissimo slogan del Partito Socialdemocratico Tedesco: “Amatevi, al resto ci pensiamo noi”».
Christian Poccia
L'indirizzo di questa pagina è: http://www.babiloniamagazine.it/new.php?p=2916 |