“Giorno della Memoria”, 27 gennaio 2008
Ebrei, Rom, Sinti, disabili, testimoni di Geova. Ed omosessuali. Già, anche i gay c’erano tra le migliaia di morti nei campi di sterminio nazista, troppo spesso dimenticati, dimenticati forse di proposito perchè le discriminazioni- grazie a Dio non fino a quei livelli- non sono ancora finite.
Il Giorno della memoria è stato istituito dal Parlamento Italiano proprio per commemorare quei morti di mezzo secolo fa. Gli omosessuali non hanno neanche un nome e molto spesso le rispettive famiglie si sono ben guardate di raccontare la storia dei loro congiunti gay uccisi nei campi. Per evitare la vergogna e il pubblico biasimo. I tempi sono passati, lo spirito di accettazione dei gay e delle lesbiche si sta facendosi strada nella nostra società pur con mille difficoltà e ritrosie, come accade in Italia, praticamente l’unica Nazione europea senza leggi a tutela dei gay.
Tante le iniziative per ricordare chi i triangoli rosa, segno di omosessualità, li ha avuti cuciti ai vestiti e marchiati nell’animo.