Alla fine del luglio scorso, mentre mezz’Italia era al mare, il cardinal Sebastiani, della prefettura degli affari economici della Santa Sede, ha reso pubblico il bilancio 2006 del Vaticano: entrate 227,8 milioni di euro, uscite 225,4 milioni per un utile totale di 2,4 milioni. L’anno precedente era di 9,7 milioni e gli altri anni ancora superiori.
Tre sono le congregazioni episcopali che contribuiscono alle entrate: Stati Uniti, Germania e Italia, in questa successione. Gli Stati Uniti sono da sempre il più importante finanziatore del Vaticano con cifre quintuple rispetto a quelle portate da Germania e Italia.
Questa pacchia da alcuni anni è finita tanto che, dall’anno scorso, la Germania è diventato lo stato più generoso, non per meriti propri ma a causa della caduta dell’impero - quello americano.
L’Italia è terza solo grazie all’invenzione dell’8 per mille, la grande truffa.