Un matrimonio in crisi, un gay come amico e una famiglia molto allargata. È il gruppo di quarantenni protagonista di “Saturno contro”, nelle sale dal 23 febbraio. Ce ne parla il regista Ferzan Ozpetek che ammette: «è ispirato alla mia vita»

«Gay io? No… io sono frocio!» Basta questa battuta di “Saturno contro”, il nuovo film di Ferzan Ozpetek nelle sale dal 23 febbraio, per raccontare un mondo: il mondo del regista de “Le fate ignoranti” che non separa mai l’omosessualità dall’eterosessualità, rifugge i ghetti ma non si vergogna della propria identità. «Io non ho mai potuto dire dei miei film che mi piacessero, ho sempre avuto una diffidenza, una riserva. Ma questo è un film che mi piace come spettatore. L’avrò visto 50 volte e ancora piango, mi commuovo e rido. Chissà, forse è un segno della vecchiaia.» Difficile crederlo: Ferzan porta i suoi 48 anni con la tranquillità di chi ne dimostra molti meno. Si è persino messo a dieta da quando una giornalista ha osato dire che sembrava “morbido come il burro”; e ora è un uomo bello, contento di quello che fa e innamoratissimo del suo fidanzato. Lo abbiamo incontrato negli ultimi giorni di missaggio del film, reduce da mesi di lavoro intenso, ma sereno e dinamico come sempre.